Nella pratica clinica quotidiana, sempre con maggiore frequenza, ci si trova di fronte a malattie croniche recidivanti, a volte solo parzialmente risolvibili, che nella maggior parte dei casi hanno avuto inizio in maniera lieve, subdola e aspecifica.
Additare le colpe ad errori alimentari occasionali, infezioni più o meno stagionali, alla costituzione “delicata” per giustificare i piccoli segni di aiuto (sintomi) che il nostro amico mostra, sarà sicuramente umano e a fin di bene, ma spesso non aiuta a risolvere il problema.Le patologie respiratorie e digestive sono tra le più frequenti occasioni per cui si ricorre al consulto veterinario e segni come vomito, disappetenza, feci malformate, tosse e difficoltà respiratorie diventano indizi utili per capire e risolvere la malattia.Avendo stabilito come obbiettivo una TERAPIA MIRATA a risolvere, verranno applicate le procedure diagnostiche ritenute più appropriate (esami ematologici, radiografici, ecografici,etc.).
Tra queste l’esplorazione endoscopica consente:
– visualizzare le alterazioni strutturali degli apparati indagati (digerente, respiratorio, otorinolaringoiatra, urinario)
– raccogliere materiale patologico per allestire esami specifici: colturale per batteri (antibiogramma) e miceti, cito ed istopatologico
– svolgere azione terapeutica nell’asportazione di corpi estranei ingeriti e/o inalati, dilatazione di stenosi esofagee, polipectomie e riduzioni delle sindromi brachicefaliche lievi- moderate.
L’esplorazione endoscopica è un esame di minima invasività, non necessita di ricovero post chirurgico e permette il ripristino delle normali abitudini entro poche ore dalla sua esecuzione.